As a software developer, you are your own worst enemy. The sooner you realize that, the better off you’ll be.
– Jeff Atwood
Per quanto Jeff “Coding Horror” Atwood possa essere a volte schietto e brutale penso che sia difficile contraddirlo in questo contesto.
Il miglior codice di tutti è nessun codice.
Abbiamo tutti le migliori intenzioni quando
scriviamo codice ma poi ogni riga di ciò che scriviamo deve essere debuggata, deve essere capita, documentata ecc…
Quando ti viene presentato un problema, fai in modo che scrivere righe di codice sia proprio l'ultima opzione e non ci siano alternative.
Se proprio arrivi a doverle scrivere, quelle righe di codice, preoccupati che siano scritte secondo
le migliori best practice universali? E quali sono, ti starai chiedendo? Quali sono tali pratiche che possono andare bene per TUTTI i linguaggi?
Presto detto...
La mia missione è quella di
essere il software engineer più d'aiuto che c'è ed è per questo che ti presento uno dei migliori libri sull'arte dello scrivere codice:
Code Complete 2 di Steve McConnell.
Il libro è suddiviso in 7
parti:
- Le fondamenta
- Creare codice di alta qualità
- Variabili
- Statement
- Migliorare il codice
- Considerazioni sulle metodologie
- L'arte dello scrivere codice
Ciascuna di queste parti si concentra su aspetti squisitamente tecnici di scrittura del codice, non ci sono considerazioni sui massimi sistemi teoriche o campate per aria. È pura pratica applicata.
Una delle mie parti preferite? Il capitolo 8 sulla Programmazione Difensiva 🛡️: come proteggersi dagli input errati, gestione errori ed eccezioni e come rendere il programma resiliente.